Ora esamini bene se il Comizio cui Ella intende, possa riscire a Livorno, imperciocchè se non riesca bene, ne emergerà un resultato non pur diverso, ma sì contrario a quello che ci proponiamo.
Dopo queste avvertenze aspetto le sue informazioni e dietro quelle io mi regolerò.
Gradisca i miei distinti saluti.
Firenze, 25 novembre 1868.
Suo Affmo amicoF. D. G.
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Il Sonzogno al quale accennasi nella seguente, è appunto l'antico Direttore della Capitale di Roma, assassinato nel 1875:
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Carissimo Signore,
Mi sono grati i suoi auguri e mi compiaccio rendergliene altrettanti e cordiali.
Or fa appunto un anno che il signor Sonzogno mi scriveva; di poi non vidi più suoi caratteri; ben conobbi le sue traversie e me ne dolsi assaissimo.
Grazie delle sue offerte, e capitando il caso non mancherò approfittarmene; ma ormai la politica, come usa adesso, mi desta il male di mare.
Gradisca gli attestati della mia considerazione.
Cecina, 8 gennaio 1872.
Suo Affmo amicoF. D. G.
Guerazzi abborriva il Gualterio perchè moderato e perchè amico intimo di Napoleone III.
Quando il Gualterio, dopo aver coperta la carica di Ministro della Casa Reale, impazziva, i diarî della consorteria mossero varî carichi al Guerrazzi, ed alcuni, più esagerati, pretesero non essere state del tutto estranee alla pazzia del Gualterio le polemiche guerrazziane.
Di questo addebito egli si scagiona colla presente.
Il Luciani, poi, cui egli accenna, è precisamente quel desso che fu coinvolto nell'affare Sonzogno.
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