Insomma è un'annessione mascherata alla Germania, è un'altra porzione di territorio romano-francese venuto in mano a' Tedeschi, cioè un nuovo pericolo accresciuto a tutto danno di Francia.
E già la stampa allemanna ne chiarisce come la Germania, già fin d'ora, pretende coprire delle sue grand'ali protettrici i cittadini Lussemburghesi all'estero, che finora godettero la tutela della diplomazia olandese.
Questione diplomatica in apparenza, ma in fondo sostanzialmente politica
(29) Basti rimemorare che l'ossa di Hoche e di Marceau riposano a Weissenthurn.
(30) Vedasi la Carta.
(31) Il poeta tedesco è il Becker, che gravemente dettò una canzone grave di provocazioni contro Francia - perciò popolarissima in Germania - il cui principio suona: No, non verrà in forza loro il libero Reno allemanno, come ch'essi l'agognino gracchiando a mo' di corvi ingordissimi. Cui Alfredo de Musset di rimando, con sensi felicemente patriottici, buttava in viso l'ode famosa: Nous l'avons eu, votre Rhin allemand, concitato soggiungendo: Où le père a passè passera bien l'enfant! E mentre rinfaccia arguto a' Tedeschi: Combien au jour de la curée étiez-vous de corbeaux contre l'aigle expirant, conclude profetico: Qu'il coule en paix, votre Rhin allemand... Mais craignez que vos airs bachiques, Ne réveillent les morts de leur repos sanglant.
(32) Le poderose linee tedesche di navigazione a vapore nell'Adriatico, largamente sovvenzionate o facienti capo a Trieste - invece che a Genova - comprovano che la Germania non ha rinunziato a quelle pretese inqualificabili, anzi le va accarezzando e maturando.
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