(38) Un astronomo riconoscente ha sublimato lo scudo di Sobieski (scutum Sobieski) coll'assumerlo in cielo fra le costellazioni preclare. Ma indarno cercheresti oggi in quell'Austria - che splendidi mausolei ha eretti a tanti pretoriani truculenti e insanguinati - sol un cippo modesto a quell'eroe, a quel martire. E bene stà: da che un ricordo sì fatto, oltre che monumento vivente dell'austriaca ingratitudine; rimembrerebbe a' Polacchi tutto un tesoro di generoso sangue, sperperato peggio che indarno, per la salvezza della loro oppressora.
(39) Gli Hohenzollern, conti di Brandeburgo e progenitori della casa attualmente regnante in Prussia, si considerarono sempre naturali vassalli della Polonia, - quand'essa primeggiava sola potenza formidabile nel settentrione d'Europa.
E nel salire al trono, servili ed umili sollecitavano l'investitura dello stato loro dai re polonici, e a quelli giuravano fedeltà e obbedienza, come a propri signori ereditarî.
E mercè il beneplacito e la concessione de' re di Polonia, il ducato di Prussia venne eretto a reame.
(40) Trad. di G. Leopardi.
(41) Gli abitanti di queste quattro provincie chiamansi Sloveni, e sono Slavi, pur troppo, quasi completamente germanizzati dall'Austria.
(42) Œsterreich, cioè regno orientale.
(43) Testè ancora i giornali tedeschi porgevano giubilanti che molti villaggi della Posnania polacca erano stati ribattezzati con nomi tedeschi.
(44) Gli Austro-Tedeschi e con essi i Magiari, accanitissimi nel negare la romanità de' Romeni, - per più ragioni d'interesse politico - vogliono e intendono che s'abbia a scrivere Rumania, invece che Romania, nome legittimo di que' legittimi figli di Roma.
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