Noi abbiamo la porpora, e tempo fa non avevamo lana. Eravamo costretti a vender quella a vilissimo prezzo, e comprar ad altissimo i panni tinti da altri. Ora s'incominciano a moltiplicar le pecore e si ha molta cura della lana, che è divenuta la prima tra tutte le altre. Tu hai potuto ben osservare le terre intorno al Galeso ricoperte di pecore, le quali l'industria de' nostri tien quasi vestite di una pelle, onde la loro lana né si guasti dal fango e dall'intemperie delle stagioni, né si perda fra gli sterpi e gli spini(26). L'uomo è divenuto piú industrioso, e la natura ricompensa piú generosamente il suo lavoro.
Si è migliorata la razza de' nostri cavalli. Il nostro suolo, piano, adusto, è opportunissimo al nutrimento di questo generoso compagno dei perigli e della gloria dell'uomo(27).
Io ho creduto utile raccogliere i precetti della buona agricoltura e formarne un libro, che possa servire a render il popolo piú istruito su di ciò che, ignorato, nuoce egualmente al povero ed al ricco e, conosciuto, giova egualmente al ricco ed al povero(28). Non ho potuto mai né imitare né lodare ciò che raccontasi del vostro Talete, cioè che egli sapesse tutte le cose utili alla vita e mettesse la sua gloria in disprezzarle. Se ciò è vero, ben gli sta che, per osservar gli astri, sia caduto in un pozzo.
Io non mi stancherò mai di ripetere ai miei tarantini per essi non esservi nulla piú utile della buona agricoltura. Se mi dimandano come Taranto sia diventata grande, rispondo: - Colla buona agricoltura.
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Galeso Talete Taranto
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