Dopo la fatale giornata di Egopotamo, padroni di Atene, rimasti senza rivali in Grecia, il genio profondamente disturbatore di Lisandro fece credere agli spartani che essi avrebbero reso il loro impero piú durevole e piú sicuro, se avessero introdotti in tutte le cittá vinte quegli stessi ordini oligarchici che aveano nella propria patria; e, non contenti de' cangiamenti che aveano fatti in Grecia, spedirono in Siracusa Aristo per offerire a Dionisio il loro aiuto a poter piú facilmente usurpar l'impero di Sicilia(107). - Distruggiamo anche la memoria de' governi popolari - essi dicevano. - I nuovi signori, che sorgeranno sulle ruine de' medesimi, e per gli aiuti che noi loro presteremo, e per la simiglianza dei pensieri, saranno nostri amici. - Questo esempio di morale perfida era pericolosissimo, per la necessitá in cui metteva gli altri popoli d'imitarlo. Gli ateniesi, ricuperata la libertá, si proclamarono protettori degli ordini popolari. E queste arti non mancan mai, ne' primi tempi, di qualce effetto; perché di rado avviene che nella cittá, contro la quale hai guerra, non vi sien due partiti, e tu, dichiarandoti protettore di uno di essi, diminuisci la forza dell'inimico colla divisione ed aggiungi alle armi proprie quanto ti riesce di tôrre a lui. La guerra si rende piú estesa, perché quelle stesse cittá, le quali niuna ragione avrebbero di dolersi de' propri vicini e di prender parte nelle loro contese, corrono all'armi, tosto che da queste contese possa nascer qualche speranza di cangiamento negli ordini interni, de' quali i cittadini han sempre piú da dolersi che delle cose esterne.
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