Cosí passava la sua serata tra la famiglia e gli amici, ed andava a letto, dove, dopo un sonno tranquillo, aspettava un altro giorno simile al giorno passato.
- Ma libri ne avea tuo avo?
- Mio avo sapeva a memoria Omero e Tirteo; e diceva quelli soli esser poeti, perché rendevano gli uomini piú coraggiosi e piú grandi; qualche libro d'inni sacri, perché credeva che la divinitá dovesse esser adorata; molti almanacchi e qualche libro di segreti.
- Dunque...
- Dunque?
- Tuo avo non si perdeva dietro la crapula, il gioco e le donne, e non si perdeva meanche dietro una scienza frivola. L'uomo, che non sa esser virtuoso, seconda tutte le sue passioni e crede, lusingandone una, di risecar il tempo alle altre. Io non so come avvenga; ma quanti piú vizi abbiam, piú tempo ci avanza per tutti. -
XIX
DI CLEOBOLO
[I filosofi italiani hanno anche scritto di arti pratiche - Libro di Archita sull'arte di preparare i cibi - Colomba e crepitacolo di Archita - Scienza in Italia comune tra le donne - Donne pitagoriche: Esara, Bindace, Mia, Teano, Melissa - Ritratto di Teano fatto da Timarco - Lettere di Teano - Bellezza e robustezza delle crotoniati - Dottrine di Archita sul bello umano - Il corpo non è se non un istrumento: l'artefice è l'animo - La virtú traspare dall'occhio - Esempi; il giovane elegante; la vergine civettuola; gli uomini oppressi dalle passioni - La calma bellezza degli dèi - Tali le menti prima di entare nei corpi umani - Quel che diventino dopo - Leggenda sulle nove condizioni, a cui vanno a poco a poco degradando le menti, di mano in mano che mutano corpo - Giudizio finale - L'arte, imitando il bello, serve alla conservazione della mente.
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