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      Forse li comprenderemo un giorno, quando le menti nostre, sciolte dal denso velo del corpo, vedranno l'essenze delle cose. Ma il fine deve esser certamente l'unione; perché, essendo il mondo uno e molte le sue parti, è necessario che esse tendino ad unirsi: in altro caso, il mondo intero tenderebbe a disciogliersi, cioè a non esser piú uno.
      Intorno al sole si aggira la terra; intorno al sole si aggirano Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno; e ciascuno di questi astri ha un forza a lui propria, e ciascuno è abitato al pari della terra. E perché mai l'intelligenza suprema non avrebbe seminate da per tutto altre intelligenze minori, che possano ammirare e lodar l'opere sue?
      Come tutto si spiega facilmente con questa dottrina, e come la ragione non è mai contraria all'osservazione de' sensi! Tu vedi la lucida stella, che accompagna l'aurora e precede il sole. Il sole spunta, ed essa non vi è piú. Quando l'astro del giorno si allontana da noi, un'altra stella par che segua gl'infocati suoi passi, e par che, a dispetto della notte che incalza, voglia conservare ai mortali una parte almeno de' di lui raggi vivificatori. Or sappi che l'astro che annunzia all'uomo il suo lavoro e quello che gli riconduce l'ora del riposo non sono che un astro medesimo. E l'amante che maledice l'astro che interrompe i suoi piaceri, e quello che invoca l'astro conscio de' suoi amorosi furti notturni, maledicono ed invocano un astro medesimo, ed i loro voti e le imprecazioni loro si rivolgono contro una materia inerte, la quale altro non fa che riflettere, quasi costretta, la luce che gli vien dal sole.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Mercurio Venere Marte Giove Saturno