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      Noi non sappiamo nulla, è vero: ma noi ricerchiamo tutto. Non ti pare che la nostra intelligenza sia superiore alla nostra materia? che noi saressimo capaci di piú di quello che facciamo, se... Sí; un giorno noi sarem liberi e migliori.
     
     
     
      XXIII
     
      DISCORSO DI PONZIO
     
      [La virtú - Per esser virtuoso non è necessario avere molta scienza - Temistocle, Leonida, Aristide, Armodio e Aristogitone, Cordo, Teseo - C'è sempre un'etá in cui si trovano uomini virtuosissimi e nessuna scienza - Aneddoto di Temistocle e Aristide - In una cittá non corrotta la virtú viene presto e facilmente riconosciuta - La scienza della virtú può tutt'al piú esser utile come medicina repressiva in una cittá giá corrotta - Ma le veritá apprese nell'etá adulta non han mai l'efficacia degli esempi di cui si è circondati nella fanciullezza - Raritá degli uomini virtuosi nelle cittá corrotte - Nei popoli primitivi fondamento della virtú è solamente il mos maiorum - Ermodoro di Efeso - Introdurre in un popolo inutili novitá val quanto volerne corrompere a poco a poco i costumi - Grandissima scelleratezza l'introdurvi ignote voluttá - L'amor di patria: come si perda - La raffinata Capua e i "sudici" sanniti - Il coraggio - La libertá - Con quali arti i tiranni estinguano l'uno e l'amore per l'altra in un popolo - Cuma - Sua corruzione e sue dissensioni civili - Aristodemo, diventatone tiranno, la converte in "gineceo" - Ma è vinto e ucciso dai capuani, che conquistano la cittá - La pubblica lussuria fonte di tutte le sciagure di un popolo - La virtú nient'altro che temperanza e amor del lavoro.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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