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Partiamo da Taranto la mattina, e ci fermiamo la sera in Metaponto(165).
Da Taranto al Bradano si contano circa centotrenta stadi, e circa sessanta se ne contano dal Bradano a Metaponto. Il fiume Bradano nasce nelle montagne degl'irpini, e dopo un corso di circa cinquecento stadi sbocca nel seno di Taranto. Un tempo era confine del territorio tarantino; ma, nella decadenza di Metaponto, Taranto ha esteso il suo impero.
METAPONTO
Questa cittá chiamavasi una volta Metabo. Vi è chi crede questo esser il nome di un figlio di Sisifo, primo fondatore della cittá(166); altri pensano che sia un nome generico, il quale possa indicar "sede"(167). Dopo la guerra di Troia vi giunse, dicesi, una colonia di piiii. Fu un tempo cittá popolosa e potente, e possedette tutto quel tratto che è tra il Bradano e l'Aciri. Dopo essere stata distrutta dagl'irpini, fu riedificata da una colonia di achei. Dicesi che questi fossero in dubbio di stabilirsi in Siri o in Metaponto: ambedue le sedi erano egualmente fertili, egualmente opportune. I sibariti diedero, nel dubbio, il consiglio di occupar Metaponto. Essi pensavano, per tal modo, acquistare un presidio contro la potenza crescente de' tarantini, i quali minacciavano di occupare e Metaponto e Siri. Rimanendo la prima agli achei, i sibariti speravan di ritener per loro la seconda(168). Inutile prudenza! I tarantini dominano Metaponto, e Sibari non è piú.
Se i sibariti avessero avuta virtú, avrebbero dovuto occupar essi e Siri e Metaponto; ed allora sarebbero stati rispettati, perché piú forti.
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