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      Spingi lo sguardo piú lungi che puoi verso il mezzogiorno. L'ultima terra, che vedi sul mare, è Leutarnia. Poco piú in lá è stata edificata Eraclea. Ivi fu sbattuto dal fato Calcante. Giá vi abitavano i troiani, e la loro cittá avea il nome di quel promontorio Sigeo, tanto famoso nelle memorie di Troia. Ivi Calcante fu ucciso, perché narrasi che non poté indovinare il numero de' fichi che erano in un albero(175).
      - Noi, in Grecia, non sappiamo nulla di tutto questo.
      - E non è meraviglia. Di favole omeriche ne abbiamo piú noi che voi: le nostre incominciano ove finiscono le vostre. È probabile che un tempo sieno state unite ed abbian formata la storia comune di un maggior numero di popoli e di una piú vasta estensione di terre, che comprendeva tutto ciò che oggi è distinto in tante regioni quanti sono i figli di Elleno. Se queste memorie fossero state vostre, voi non le sapreste solamente per metá. Or ecco che voi ignorate qual sia stata la morte di Calcante. Ma ha potuto ben avvenire che, di tutte queste memorie antichissime, ciascun popolo abbia ritenute quelle sole che riguardavano i maggiori suoi e la terra che abitava; e cosí di un solo Omero se ne saranno, con tal divisione, formati molti. Tu dici: - Il nostro è stato il primo; - ed io, al contrario, ti dimando: nel tempo della guerra troiana credi tu che gli uomini sapessero scrivere?
      - Io ti dirò che, ad onta di ciò che dicesi di Cadmo e delle sue lettere fenicie, Omero ne move a creder il contrario(176).
      - Quanti anni credi tu che debbano scorrere perché un popolo impari la scrittura?


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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