I nuovi coloni si stancarono di questa loro stolta ingiustizia, e li discacciarono(198).
Platone ha voluto visitar la casa di Erodoto... O sante muse, qual forza di destino vi condanna ad abitar sempre le piú meschine case?... Noi segnammo in uno de' muri della piccola stanza ove dimorava il grande uomo: "Platone ed il suo discepolo Cleobolo al padre della storia greca".
Né io, parlando delle cose de' turi, obblierò te, savio autore di giustissime leggi, Caronda; te, cui Turio deve la sua presente felicitá, e da cui Sibari avrebbe ottenuta la durata della sua grandezza, se i perversi costumi degli uomini non avessero fatte obbliar le tue leggi(199)!
Ho visto il monumento che i turi hanno elevato alla di lui memoria. Caronda avea per legge vietato di entrar armato ne' comizi. Or avvenne che un giorno, ritornando dal campo, armato qual egli era, riceve la nuova di una sedizione che ne' comizi erasi destata. Corre, e non avverte a deporre la spada.
- Tu sei reo di morte, o Caronda - gridarono allora i sediziosi, i quali temevano la di lui presenza. - Quella tua spada ha rotte tutte le tue leggi.
- Questa spada, invece, le confermerá - rispose il savio. E, cosí dicendo, se la conficcò nel petto.
L'iscrizione, che è scolpita sul piedestallo della sua statua, rammenta tali parole; e poi vi si leggono aggiunte queste altre:
OTTIME LEGGI DÁNNO SEMPRE COLORO I QUALI SONO DELIBERATI AD ESEGUIRLE ANCHE SULLA PROPRIA PERSONA; PESSIME, AL CONTRARIO, QUELLI I QUALI, IMPONENDOLE AGLI ALTRI, VOGLIONO ESSI RIMANERNE SCIOLTI.
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Erodoto Cleobolo Caronda Turio Sibari Caronda Caronda
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