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      Pare che la nostra macchina non risuoni alle medesime, come, al contrario, avvien sempre, quando di due istrumenti accordati al diapason(207) se ne tocca uno. Le idee e gli affetti comuni sono le corde medie, il suono delle quali piace a tutti gli uomini.
      Or tutto cangia nella vita dell'uomo, nella successione del genere umano. Le passioni ed i pensieri di una etá non sono i pensieri e le passioni di un'altra; diversi sono i costumi; e gli uomini si possono dir simili solo nel senso istesso in cui diciamo che le acque, che oggi scorrono per un fiume, siano le stesse di quelle che vi scorrevano ieri. Cosí cangian del pari la commedia e la tragedia, ed hanno anch'esse tre etá, al pari dei costumi de' popoli.
      Tra voi la poesia rappresentativa č meno antica che tra noi. Ben poche olimpiadi contate dalla morte di Tespi e di Frinico, padri della vostra tragedia. Quando il siciliano Epicarmo si avea giá meritato quel titolo di "principe della commedia", che, piú di un secolo dopo, gli ha dato il principe de' vostri filosofi, Magnete d'Icaria appena balbutiva tra voi un dialogo goffo e villano, che tutta ancor oliva la rusticitá del villaggio ove era nato(208). Quando la commedia tra voi nasceva, tra noi era giá adulta.
      Forse nella prima sua etá il nostro teatro sará stato simile al vostro. Avremo avuti anche noi, in tempi piú lontani, quei carri sopra i quali qualche nostro Tespi avrá trasportato, ne' giorni di festa, que' suoi ciarlatani, che, tinti il viso di feccia, destavano ora riso, ora spavento, in un popolo ancora fanciullo.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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