Narrasi che la statua della dea torcesse gli occhi per orrore. Prova era tanta ferocia che i sibariti avean rotte le catene, non avean ricuperata la virtú. E poco dopo la cittá fu distrutta.
XXX
DI CLEOBOLO
CONTINUAZIONE DEL VIAGGIOCAMMINO DA SIBARI A CROTONE
[Altare ad Apollo in Crotone - Miracolo attribuito a Pitagora - Rivalitá per la supremazia tra metapontini, sibariti e crotoniati - Guerra fra Crotone e Locri - Risposta data dall'oracolo ad ambedue le parti combattenti - Strepitosa vittoria dei locresi - I crotoniati si affidano a Pitagora - Discorso di lui al popolo - La disperazione nella cattiva fortuna è dannosa quanto l'insolenza nella prospera - Occorre sempre coltivare la virtú - I giovani rispettino i vecchi e sieno soprattutto temperanti - I vecchi amministrino rettamente la cosa pubblica e sappiano educare la gioventú, specialmente con l'esempio e l'esercizio delle virtú domestiche - Le donne sieno tenere mogli, buone madri e abborrano dal lusso - I consigli di Pitagora rigenerano Crotone - Teli frattanto tiranneggia in Sibari - Esuli sibariti in Crotone - I legati crotoniati inviati a Sibari pel ritorno dei fuorusciti sono uccisi dai sicari di Teli - Legati di Teli a Crotone e loro insulti a Pitagora - Ma, pel consiglio del filosofo, Crotone dichiara la guerra a Sibari e la vince.]
Chi da Sibari passa a Crotone, prima di entrar nella porta di questa cittá, vede il mare ricurvarsi un poco entro la terra, e sul lido del piccolo seno, che forma, vede elevato un altare.
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