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      La temperanza è il fonte di tutte le virtú; la temperanza è la virtú di tutte le etá: essa v'ispirerá l'amor del lavoro, e l'amor del lavoro vi dará il coraggio necessario a disprezzar tutti i pericoli, perché noi non odiamo in essi se non la fatica che ci vuol per superarli.
      I giovinetti son cari agl'iddii. Apollo e Cupido, i piú benigni tra' numi, sono anch'essi de' giovinetti. Tutt'i giuochi sacri, i pitici, gl'istmici, tutti sono stati istituiti in onor di giovinetti. Apollo al fondatore di questa cittá promise una gioventú numerosa e felice. Vedete tutta la sublimitá de' vostri destini, e rendetevene degni con una bene istituita educazione.
      E voi - rivolgendosi ai mille senatori, - voi siete uomini e magistrati. Come magistrati, ricordatevi che la patria è un deposito: amministratori, conducetevi come vi condurreste nella vostra famiglia; giudici, in modo che non abbiate bisogno di giurare per esser creduti. Ma voi siete anche piú di amministratori e di giudici, perché voi siete padri: a voi è affidata la pubblica educazione. Proteggete nella vostra cittá i buoni studi e l'amor della sapienza. Innalzate un tempio alle muse: esse son dive benefiche, ispiratrici di forti e ben meditati consigli. Ma sopratutto date voi stessi nelle vostre azioni l'esempio di quelle virtú che comandate colle vostre leggi. Siate buoni cittadini e non lacerate la patria colla vostra stolida ambizione. Quando avrete distrutta la patria, non avrete perduto tutto il frutto delle vostre gare? Siate buoni mariti, e sarete anche buoni padri.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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