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      Il solo Milone vinse sette volte ne' giuochi olimpici e sette altre ne' pitici. La sua statua colossale è opera dello scultore Damea crotoniata. Si veggono nel piedistallo scolpite tutte le di lui vittorie, e vi si legge la seguente iscrizione:
     
      QUESTA STATUA IL COMUNE DI CROTONE HA ELEVATA ALL'ATLETA MILONE. DAMEA LA SCOLPÍ. MILONE LA PORTÒ EGLI STESSO SULLE SUE SPALLE DALLA CITTÁ FINO AL TEMPIO DELLA DEA PROTETTRICE DE' CROTONIATI(268).
     
      Sono ammirabili per esquisitezza di arte le statue di Astilo crotoniata e di Eutimo locrese. Il primo ne avea un'altra nel tempio di Giunone lacedemonia; ma i crotoniati l'atterrarono, perché egli nell'iscrizione erasi chiamato cittadino di Siracusa. E di fatti non è il piú grave oltraggio, che un cittadino possa fare alla patria, quello di mostrare di arrossirne(269)? Ma qui l'han conservata (scolpendo però nel piedistallo la memoria dell'avvenimento) in grazia dell'artefice, che è forse il piú illustre degli scultori italiani, e la statua è una delle piú belle tra le opere sue.
      Pittagora, autore di queste statue, è il piú grande scultore che abbia avuto l'Italia, uno de' piú grandi che abbia avuti la Grecia. Mirone è stato vinto da lui, ed egli non è stato vinto da nessuno. Sua patria era Reggio, Nearco era il suo maestro(270). Di Reggio era anche quel Learco, di cui opera è la piú antica statua di bronzo che sia nella Laconia e forse nel Peloponneso(271).
     
     
     
      XXXIII
     
      CONTINUAZIONE
     
      PITTURA-ZEUSI
     
      [Elena di Zeusi - Cinque tra le piú belle donne di Crotone servite di modello a essa - Nicomaco, tipo dell'ammiratore fanatico di Zeusi - Zeusi e Parrasio - In che consistesse la cosí detta superbia di Zeusi - Zeusi piú atto a dipingere la robustezza, Parrasio la delicatezza - Piú che censurare le opere dei grandi, bisogna imparare ad ammirarle - Aneddoto di Zeusi e Megabise - Leggenda sull'Uva di Zeusi - La ricerca del bello è assai lunga e travagliosa per l'artista - Da ciò la sdegnositá degli artisti contro le critiche semplicistiche - Dovere del critico è rifare il cammino percorso dall'artista - Donde la necessitá per lui di conoscere la storia dell'arte - Pittura giá progredita in Italia, quando ancora bambina in Grecia - Panco, Polignoto, Cimone, Eumaro, Bularco - Il dipingere anteriore allo scrivere e quasi al parlare - Ma l'arte della pittura, fatta delle esperienze di tutti gli uomini, sorge piú tardi e gradatamente - Esempio pratico - Prima impressione, assai confusa, suscitata da una donna passeggiante lungo la riva del mare - In qual modo codesta prima impressione si venga a poco a poco perfezionando fino a poter essere espressa in un quadro artistico - In ciascuno dei nostri atti è accumulata l'esperienza di centinaia di generazioni - Osservando il mondo esterno, non facciamo se non osservare noi stessi - Come l'arte supplisca alle mancanze della natura - Tra le cose scoperte piú tardi nell'arte pittorica è l'effetto di luce - Maraviglioso effetto di luce nell'Ercole strangolante i serpenti di Zeusi - In un primo periodo la pittura ritrae i corpi soltanto per linee rigidamente rette o circolari, e conosce semplicemente i colori vivi - In un secondo periodo si scopre l'arte dei contorni e delle ombre e sfumature - In un terzo periodo il pittore non si limita a ritrarre freddamente i corpi, ma sa infondere in essi la propria anima - Socrate e Parrasio - Il genio degli ateniesi di Parrasio - La Penelope e il Giove sedente tra gli dèi di Zeusi - Principale forza della pittura è per l'appunto il sentimento "etico" (lirico) - La stessa donna, dipinta da pittori diversi, sará diversa secondo lo stato d'animo di ciascuno - Come vada dipinto, p. e., Platone - La bella pittura è posteriore alla bella poesia - La pittura sconosciuta al tempo di Omero - Come si dipinga una sensazione (p. e. il caldo) - Pittura e poesia - Cause della decadenza della pittura - Non s'imita piú la natura, ma soltanto i grandi modelli - In tutti i popoli c'è un'etá privilegiata in cui abbondano i grandi ingegni - Ingegno e gusto - L'etá in cui fioriscono le belle arti è quella delle grandi azioni - Esempi in Grecia - La decadenza delle belle arti è coeva alla decadenza morale e politica di un popolo - Si crede di perfezionar l'arte e si fa sorgere la maniera, cosí come, perduta la coscienza di se stesso, si sostituisce alla vera grandezza una grandezza apparente.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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