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      Bularco è il piú antico pittore straniero, le di cui opere sieno state conosciute in Grecia. Ma credete voi che quelle tavole, che innanzi Bularco noi ebbimo, sieno state le prime ad esser dipinte?
      Son due cose diverse il dipingere e l'arte del dipingere(287). Ovunque vi è stato un uomo, vi è stato un pittore. Come no, se le sue idee non sono altro che immagini, e le parole non altro che segni delle immagini sue? Prima d'inventare i segni, è stata necessitá aver le immagini. Le descrizioni han dovuto precedere i nomi, i geroglifici, le lettere. La pittura è piú antica della scrittura e quasi della stessa favella.
      Ma le prime immagini, che gli uomini o scolpirono o dipinsero, non furono che tronchi di alberi, o massi di pietre, o colori rozzamente impiastricciati; cose tutte, alle quali la fantasia suppliva quello che era necessario per formarne un uomo, un dio. E per molti secoli gli uomini si rimasero, avendo tali specie di pitture, senza aver ancora l'arte di dipingere.
      Taluno avrá dipinto un oggetto. Finché egli stesso, egli solo ha paragonato il ritratto all'originale, lo ha creduto sempre perfetto, sempre rassomigliante. Tale intraprese a farlo, quando lo incominciò; tale volle che fosse, mentre lo fece; non lo finí, se non quando lo credé tale: per qual ragione, quando lo avrá finito, lo avrá creduto dissimile? Se mille dipingeranno, ma ciascuno rimarrá solo giudice dell'opera sua, avverrá sempre lo stesso: l'arte non nascerá mai. Osservate voi un uomo che parla o scrive: spesso avviene che egli crede di aver date alle proprie idee una sufficiente evidenza, mentre ancora sono oscure.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Grecia Bularco