In te, nella tua mente, nel tuo cuore debbono esser il pensiero e l'affetto, se vuoi che splendano nella immagine, opra delle tue mani, e passino a commuovere la mente ed il cuore dello spettatore. Quella donna, che finora ci ha servito come di modello, non vi è piú; ma tutti l'avete veduta. Ciascuno di voi dunque la dipinga; e vedrete che tutti dipingerete una stessa donna, ma ciascuno in modo diverso, dando ciascuno al suo ritratto le tinte che gli avran prestate il suo cuore e la sua fantasia. Per taluni sará una donna ordinaria, perché tale l'avrá creduta; un altro l'avrá trovata bella, e l'avrá poi dipinta piú bella di quello che realmente è; un terzo l'avrá amata, e le avrá messo nelle ciglia, nelle labbra, negli atti il dolce pensiero amoroso che era nel suo cuore; ad un quarto sará sembrata una dea, e le avrá dato e guardo ed atti e forme superiori ad una cosa mortale... Tutte le idee della bellezza, dell'amore, della divinitá, che erano precedentemente nella mente del pittore, si ritroveranno nelle forme del ritratto fatto da lui. Che importa che non erano nell'originale? Noi dipingiamo le nostre sensazioni. Se io veggo un uomo e ne ho paura, fatemelo dipingere, e diventerá un gigante. Non vi accorgete voi che io lo chiamo tale, quando rendo ragione della mia paura? Se io lo disprezzo, lo dipingerò pigmeo.
Sguardo, viso, passi, atti, la stessa proporzione delle parti nelle forme esterne, tutto è cangiato dalla sensazione che è in colui che dipinge; tutto tende a cangiar l'impressione in colui che vede.
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