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      Le vostre giornate di Maratona, di Salamina, di Platea; il fermento, che allora si suscitò negli animi di tutta la Grecia, e per lo quale ogni uomo disse, come Temistocle: - Io posso, io voglio esser grande quanto Milziade; - le occasioni frequenti, che ciascuno trovò per sollevarsi a gloria; tutte queste, credimi, ed altre simili cagioni vi han giovato piú di dieci secoli di scuole a darvi i grandi artefici, che oggi onorano la vostra patria. Ebbimo anche noi tali tempi, o Nicerato: l'ebbimo, giugnemmo al sommo della gloria. Oggi incominciamo a decadere, e forse un giorno saremo discepoli vostri. Il gusto s'intorpidisce nella miseria, si corrompe nelle ricchezze. Esso è quasi privilegio di quella classe di cittadini, i quali, nati nell'aurea mediocritá, né sono per ricchezza dispensati dal pensare e dal sentire, né ne sono per miseria impediti; ma hanno cura di empir per tempo la loro mente delle sublimi idee del vero ed avvezzare il loro cuore alli retti desidèri del buono. Questi tali sono gli ottimi in ogni cittá(300): hanno il gusto che giudica, e, se predominano, destano anche l'ingegno che crea.
      Come si fará, tu dimanderai, a far sí che questi predominino? Ed io ti risponderò che questi tali non si posson elevar mai, né per quella forza di numero che è privilegio della sola plebe, né per quella forza di abitudine e di corruzione da cui posson solo trar profitto i grandi; ma si elevano o per saviezza di ordini, o per necessitá che un popolo abbia di nobili azioni, o per facilitá che trovi l'onesta industria ad ottener i favori della fortuna.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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