Al viso di un eroe si sostituisce quello di uno sbirro(301)...
XXXIV
DI CLEOBOLO
CONTINUAZIONE DEL VIAGGIO DA CROTONE A LOCRI
[La Sila - I bruzi - Loro industrie e costumi - Cosenzia - Smodato desiderio nei bruzi di novitá politiche - Aneddoto - Beneficio e gratitudine - Numistra - Suoi torbidi civili - Effetti di una rivoluzione - Si comincia col riformare e si finisce col distruggere - La separazione dai lucani causa dei guai di Numistra - Scilace - Piú che dalla ragione gli uomini sono mossi dalle loro passioni e dagli esempi - Mistia - Caulonia - Il fiume Sagra - Resa di Caulonia a Dionisio di Sicilia.]
Andiamo da Crotone a Locri. Pel cammino hai sempre alla sinistra il mare, alla destra le falde della Sila. Il viaggiare è meno noioso, perché gli oggetti non si nascondono l'un dietro l'altro, come avviene nelle vaste pianure, le quali possono a prima vista sorprender l'occhio con la grandezza della scena, ma dopo qualche tempo l'annoiano coll'uniformitá.
Noi vedevamo le cime della Sila ricoperte di abeti e di que' pini che somministrano la miglior pece che si conosca(302). Le falde eran seminate di piccoli villaggi. I bruzi, che possedono quelle contrade, non hanno grandi cittá, se se ne eccettua Cosenzia(303), loro metropoli.
Non conoscono questi popoli altra industria che la pastorizia e l'arte di trarre la pece da' loro pini; arte tra essi antichissima e dalla quale han tratto il proprio nome(304). I loro monti hanno qualche miniera di ferro. Dicesi che ve ne sieno anche di argento e di oro, ma trascurate.
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