Io non li condanno per questa loro trascuraggine. I veri beni dell'uomo stanno sulla superficie e non giá nelle viscere della terra.
Cosí fossero stati anche liberi da un'altra follia non meno funesta di quella dell'oro; ché ora non si vedrebbero i loro villaggi arsi, distrutti, uccise tutte le loro greggi, le donne vedove, e di pochi uomini scampati dal furor delle sedizioni e delle guerre errar dispersi, vivendo o di furto o della pietá altrui!
Noi ci eravamo fermati per fare una colazione all'ombra di alcuni alberi che verdeggiavano sulle sponde del Crotalo. Poco lungi era seduto un uomo, ed accanto a lui una fanciulla, ma laceri, squallidi, macilenti. L'uomo avea i suoi occhi fissi immobilmente a terra; la fanciulla li volgeva or a noi ed ai nostri cibi, or al padre. Ella non diceva nulla, ma al padre scappava tratto tratto un sospiro. Platone chiamò la fanciulla e le diede del pane, del vino, della carne... Il padre corse a baciargli le vesti ed a bagnarle di lagrime... Perché mai gli uomini misurano dal loro beneficio l'obbligo della gratitudine altrui, e non vogliono mai misurar da questa l'obbligo che hanno di beneficare? Quando un piccolo beneficio desta tanta gratitudine, non è questo un segno del bisogno maggiore che l'uomo ne avea e di un diritto che ha ad ottenerne de' nuovi? Vi sará dunque sempre necessitá di far arrossir l'infelice con una nuova richiesta?
Platone lo fece sedere e mangiar con noi. Disse qualche parola all'orecchio del servo, il quale mise in serbo una porzione di cibi per darsi a quell'uomo: io poi seppi che, insieme coi cibi, gli avea imposto di mettere anche una somma di denaro.
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Crotalo Platone
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