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Se udissi quante cose questi locresi mettono in bocca di Zeleuco! Egli avea condannato alla pena di morte tanto il ladro quanto l'adultero(318). Sia pure. Ma condannare alla stessa chi abbia bevuto del vino senza il permesso del medico, mi pare stoltezza in una regione che produce molto ed eccellente vino(319)!
Raccogliamo, tra le tante cose che si attribuiscono a Zeleuco, quelle poche le quali, se non sono sue, sono almeno non indegne di lui.
Si dice che egli sia stato il primo a stabilir pene certe: prima di lui dipendevano dall'arbitrio de' giudici(320). Questo è il primo effetto che producono le leggi scritte.
Zeleuco ha il primo istituiti i paceri(321). Non si può andar in giudizio, se prima tra i contendenti non si sono tentati tutt'i mezzi di conciliazione. Chi ricusa di riconciliarsi è riputato una fiera(322). Zeleuco ha il primo introdotto ne' giudizi la distinzione del possesso dal dominio(323). Eccoti due leggi sapientissime, ma di popoli da lungo tempo civili, e non dell'etá di colui che si crede esser stato il primo a dar leggi scritte.
Un'altra di lui legge vietava in cittá le botteghe di rivenditori de' comestibili. Egli volea che si vendessero da quegli stessi che colla pastorizia e coll'agricoltura l'avean prodotti(324). Dicesi che Zeleuco molte altre leggi abbia ordinate sul commercio(325). Quella, che ti ho narrata, è d'uomo che ordina una piccola borgata, in cui non siavi commercio di sorta alcuna. In una cittá grande e popolata, qual oggi è Locri, l'opera dei rivenditori è indispensabile(326); la legge di Zeleuco piú non si osserva, e solo si rammenta da coloro, che abbondano in tutt'i paesi e che si lagnano dell'aumento de' prezzi delle cose, senza ricordarsi delle differenze de' prezzi del lavoro.
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