Ma questi intanto aveano tra i piedi e le scarpe dell'altra terra, della quale intendevano di parlare e che la notte tolsero, e scannarono gli amici, che dormivan tranquilli sulla fede del giuramento(334). Io non so se sia gloria discender da schiavi, da adultere, da traditori. So che questa vostra stolta gloria vi ha sedotti, vi ha fatto impazzire. Per aver parente un re, avete data una vostra cittadina in moglie a Dionisio, gli avete dischiuse le porte della vostra cittá, siete diventati suoi servi. Egli si ha presi tutti i vostri beni, tutte le vostre persone; non ha rispettata neanche la religione de' vostri tempii; il vostro santuario di Proserpina è stato spogliato del pari che quello di Giunone de' crotoniati(335); il sangue de' cento fondatori di Locri ha servito a soddisfare la crudeltá o la libidine del vostro nuovo cognato(336)! Tutto questo non sarebbe avvenuto né in una cittá democratica né in una cittá aristocratica(337). -
XXXVI
DELLO STESSO AD ARISTOTELE
[In Italia intesa meglio che in Grecia l'arte di costruire una cittá - Dal punto di vista edilizio, Atene e Argo non sono vere cittá - Esempi di cittá italiche: Turio, Taranto, Locri, Crotone - Ippodamo, famoso per le sue stranezze, ma grande costruttore di cittá - Italiani inventori dei pubblici banchetti, poi ordinati in Creta e in Isparta da Minosse e da Licurgo - Il re Italo - Ginnastica decaduta in Italia - Inutili, per altro, gli atleti - Soldati mercenari piaga d'Italia - La mancanza in un popolo di virtú militari fomenta la tirannide - Divergenze tra Platone e Aristotele sulla virtú militare piú formali che sostanziali - Necessitá che i filosofi disputino tra loro - Primeggerá sempre quel popolo che saprá essere militarmente piú forte.
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