XXVI. Platone a Critone
Filolao - Suo elogio recitato da Archita in un solenne concilio di pitagorici a Eraclea - Pel giusto la morte č principio di nuova vita - Scopo dell'elogio dei trapassati č l'istruzione delle generazioni venture - Confutazione della dottrina che separa la virtú dalla felicitá - Il premio della virtú non č estrinseco ma intrinseco - Filolao astronomo e Filolao uomo giusto - Come invitato dagli eracleesi a governarli - Morto povero dopo vent'anni di governo - Il desiderio smodato nei bruzi di nuovi ordini, cagione precipua dei mali d'Italia - Tristi effetti dei rivolgimenti bruzi in Turio e in Eraclea - Vani sforzi di Filolao per opporsi alla corrente demagogica - Sua moderazione dannosa a lui stesso - Č arrestato - Sua serenitá nel carcere - Ricusa di fuggire - E di suicidarsi - Immoralitá del suicidio da lui dimostrata - Suo discorso sulla giustizia degli dči, non mai tarda, come al volgo appare - Suoi ultimi momenti - Distacco dalla famiglia - Sua morte.
XXVII. Continuazione del viaggio - TurioSiri - Langaria - Distruzione dell'antica Sibari - Colonia ateniese, poi ivi dedotta, per invito dei superstiti - Sorge cosí Turio - Identico significato di Sibari e di Turio - Descrizione di Turio - Divisa in dieci tribú - Antichi sibariti discacciati, per la loro albagia, dai nuovi coloni - Casa di Erodoto - Monumento a Caronda - Sua morte - Sue leggi in genere, e specialmente quelle sulla tutela degli orfani, sui disertori, sui costumi - Parallelo tra le leggi di Caronda e quelle dei corinti, di Solone e di Licurgo - Il popolo stesso sente quando una legge vada abrogata o modificata - Esempi - Da correggere il costume, che si fa risalire a Caronda, giusta il quale č dichiarato infame il vedovo con prole che passi a seconde nozze - Soltanto in una cittá corrotta si puň ascrivere a ventura l'aver pochi figliuoli.
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