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      Conosciuta una volta la figura di questi elementi, vi sará facile render ragione di tutto ciò che avviene nel mondo sensibile, e che non è altro che l'effetto di questi elementi medesimi variamente misti tra loro. Cosí la stessa aria è or fredda or calda; la stessa acqua è or fluida or congelata; la fiamma, la luce, lo splendore non sono che l'istesso fuoco. Che credete voi che siano i minerali, ora fusibili, come il ferro, l'oro e l'argento, ora friabili, come lo zolfo? Essi non sono che fluidi diversamente condensati, secondo la diversa configurazione de' triangoli che compongono il fuoco e la diversa compenetrazione dello stesso negli altri elementi. E quei colori, de' quali si abbellisce la natura all'apparir dell'astro benefico che dispensa il giorno, credete voi che essi realmente esistano ne' corpi che noi sogliam chiamare coi nomi di 'bianco', di 'rosso', di 'verde'?... Credete voi che essi sien tanti quanti ne nominiamo? Noi ne mescoliamo due o tre, e ne produciamo degli altri; ma quegli stessi, che noi crediamo semplici, sono giá composti dalla natura, le di cui arti son piú sottili ed i mezzi piú potenti de' nostri. Essa non ne conosce che quattro; e questi stessi non esistono giá nei corpi che noi chiamiamo 'colorati', ma sono diversi raggi della luce e diversamente mossi, che dagli oggetti si rimbalzano sulla nostra vista. Queste cose ci sembrano oggi incredibili, tra perché noi non sappiamo ancora scomporre que' colori che crediamo semplici, quel fascio di luce che ci vien dal sole; tra perché non diamo mai pieno assenso alla veritá di ciò che non possiamo imitare e quasi confermare colla sperienza.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772