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      ... Ah!... Andiamo... - Io l'accompagnai. Per istrada si soffermò piú di quaranta volte: ora guardando un cavallo; ora dicendo male di un tale che andava in cocchio, mentre non era se non un semplice fittaiuolo che coi suoi risparmi avea accumulate molte ricchezze; ora lodando la bellezza di un cane... Finalmente siede nel tribunale. Chiama i testimoni. Ne ascolta un solo, né permette che dia fine al suo discorso. Gli sopravviene un bisogno... va, e ritornando dice alle parti litiganti; - Ho giá inteso abbastanza; dimani pronunzierò la sentenza. - A me poi: - Andiamocene a casa. Perché perdiamo il tempo con questi ciarloni? Ho una gran sete di vino col miele. A cena avremo tordi grassissimi, eccellente pesce: triglie, sopratutto, triglie divine!... Andiamocene(593). -
      La cittá abbonda di arti, di lusso. In nessuna altra vi sono tanti fabbricatori di unguenti e profumi, i quali godono grandissima riputazione(594). Si fabbricano vasi eccellenti, molto superiori a quelli di Samo; pregevoli egualmente e per le forme, e per le figure che vi sono dipinte, e per la stessa materia, che si suole comporre riunendo varie nature di creta, e si tiene, sia per conservarla, sia per macerarla, in vaste grotte destinate a tal uso(595). Gran pompa di oro e di argento: sono ricche di oro e di argento fin anche le armi, le quali son divenute ormai piuttosto materia di preda che istrumenti di vittoria. E questo costume incomincia ad estendersi anche tra li sanniti pentri: anche tra quelli i figli di un larte voglion distinguersi da' loro compagni per oro e per argento inopportuno(596).


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Samo