Pagina (559/772)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Adria, nel fondo del mare superiore, e, sul lido dell'inferiore, Pisa sono cittá greche; e da greca fonte discendono anche que' tanti popoli i quali abitano entro le terre: i falisci, i nolani, gli avellani, che son colonie de' focensí, ed i sabini ed i sanniti ed i tarantini, che son colonie degli spartani(603)...
      - Fine! - rispose Ocilo. - Quanto piú dirai, piú diminuirai la fede de' tuoi detti. Ti parlerò de' soli sanniti. Sparta non conta piú di centomila abitatori: il Sannio ne ha quasi tre milioni. Ti par credibile che una cittá possa spedire una colonia trenta volte piú numerosa della propria popolazione? Ché se tu mi dici questo accrescimento esser avvenuto col tempo, io ti dimando: da quanto tempo vuoi tu che sia stata dedotta la colonia sannitica, onde abbia potuto crescer fino a quel segno a cui oggi vedesi giunta? Ti dimando: perché mai la popolazione di Sparta nello stesso tempo non si è accresciuta egualmente? -
      Insomma, saggio Platone, costoro non prestan veruna fede alle nostre favole; credono il mondo esser eterno, il genere umano aver sempre esistito; ed il pretendere che l'Italia non sarebbe mai stata popolata senza le colonie greche è per essi lo stesso che sostenere in Italia non potervi esser querce se non vi fossero state trapiantate dalla Grecia. Vedi qual messe di dispute per giovani, i quali, sebbene fossero amici, non si scordavano però di esser filosofi!
      Prima quistione: eternitá del mondo. Essi difendono la dottrina del loro zio, la quale io non ti narro, perché tu conosci meglio di me i libri di Ocello sull'universo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Pisa Ocilo Sannio Sparta Platone Italia Italia Grecia Ocello Sparta Vedi