Cosí, per esempio, quando voi greci dite la vostra istoria incominciar da Inaco, re di Argo, intendete parlar di un avvenimento di tale natura che abbia distrutte tutte le memorie piú antiche(604). La Grecia molte altre volte soffrirá simili distruzioni, e sará di nuovo ripopolata dai barbari... Sí, dai barbari: il vostro orgoglio nazionale non se ne offenda: tutte le regioni della terra hanno avuta ed avranno la stessa sorte. Quando avvien che per le grandi commozioni della natura si spopoli una regione, rimangono gli uomini nelle altre; e coloro, che sono i piú vicini, passano a ripopolarla tosto ch'essa offre ai nuovi abitatori sicuro domicilio ed agiata sussistenza. Tutta la quistione dunque ristringesi a sapere, tra due regioni vicine, qual sia stata la prima ad esser abitata dopo una grande crisi della natura.
Ora li greci hanno nella loro istoria un'epoca certa qual è quella d'Inaco. Vuoi tu saper l'epoca nostra? Leggila: è scritta nei nostri monti, i quali mentiscon meno dei vostri annali.
Sei tu mai stato in Sicilia, ed hai vista quell'Etna, della quale i tuoi poeti dicono che un gigante fulminato da Giove sostenga il peso sull'incommensurabile sterno, e vomiti e fuoco e fiamme e vortici immensi di lurido fumo?
- No: io vi andrò prima di ritornar nella mia patria.
- Duolmene. Quel monte è degno che l'osservi non solo il poeta ed il pittore, ma anche il filosofo che ricerca le origini occulte delle cose. Or sappi che, dal lato appunto in cui sovrasta a Catania, i tempi hanno aperto il suo fianco, e l'occhio del passaggiero osserva ottanta strati, accatastati l'un sopra l'altro, di quel vetro liquido che il monte erutta a torrenti ne' momenti del suo furore, e che, esposto all'aria, si rapprende e s'indura qual sasso, né si ricopre di nuova terra atta a produrre erbe se non dopo il corso di molti secoli.
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