Or ivi si vede essere, tra uno strato e l'altro di quel sasso, un terzo strato di terra simile a quella de' nostri campi; prova evidente che il secondo sasso non è stato eruttato dal monte se non molti secoli dopo aver eruttato il primo. Accumula questi secoli, e vedi, per Giove, quanto tempo l'Etna ha dovuto esistere prima che quel menzognero di Esiodo ci narrasse la storia della guerra tra Giove ed i figli della terra! Ed Esiodo non conta che quattro etá tra la sua e quella degl'iddii!
Dicesi che il Vesuvio abbia arso anch'esso un tempo al pari dell'Etna(605). Memoria di uomo non rammenta piú li suoi antichissimi incendi; appena ne rimangono i segni: e noi intanto abbiamo tradizioni, se non piú lunghe, almeno eguali a quelle che voi incominciate da Inaco.
Ti son noti quei monti che fanno ala al mare di Salerno e di Velia? Le cime son seminate di pesci e conchiglie cangiate in pietra. Le acque del mare si sono un giorno innalzate fino a quel livello, e han dovuto per necessitá ricoprire tutte le terre piú basse. Vi è stato un tempo in cui dell'Italia non doveano apparir altro che le cime di quei monti piú alti, i quali superavano la linea delle acque, come le isole del vostro Egeo; e quelle acque han dovuto abbandonar le terre molto tempo prima che scoppiasse nell'Etna e negli altri monti simili la forza del fuoco: talché tutte l'epoche, che dalle lave dell'Etna si posson raccogliere, debbono esser posteriori all'inondazione universale.
Or non credi tu che quelle isole sieno state le prime ad essere abitate, e che la stirpe de' popoli italiani si debba derivare da quegli uomini che hanno abitato i primi le alte cime de' nostri monti? e che di questi monti quelli sieno stati i primi ad esser popolati ch'erano piú alti degli altri e piú vicini alle regioni non inondate?
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