Ed aggiugni che la nuova civiltá greca, la quale non è piú antica della guerra di Troia, un secolo dopo fu quasi di nuovo distrutta dai dori della Tessaglia, i quali, condotti dagli Eraclidi, invasero il Peloponneso e gran parte dell'Attica, discacciandone i primi abitatori, distruggendo le cittá, corrompendo tutti gli ordini e le memorie delle cose. Allora gli antichi abitatori della Grecia fuggirono. quali in Asia, quali in Italia, donde dopo qualche secolo restituirono di nuovo alla loro patria quella civiltá che le avean tolta i dori(631).
All'uomo volgare, o Cleobolo, sembrano favolose queste narrazioni, perché il volgo non conosce altra storia che quella de' suoi tempi. Che importa ch'egli rammenti altri nomi ed altri secoli? I nomi esprimon uomini simili a lui; i secoli, costumi simili a quelli tra' quali egli vive: tutto ciò, che nella sua etá non potrebbe avvenire, crede impossibile di esser avvenuto in altra etá. Al numero de' nomi e degli anni ch'egli conteggia, tu diresti che conosca molti popoli; ma egli non conosce che un popolo solo, perché tutt'i popoli, de' quali rammenta i nomi, si rassomigliano. Tu diresti ch'egli conosca il popolo suo, ma egli non conosce altri che se stesso, perché il popolo suo rassomiglia interamente a lui. Le vere epoche della storia del genere umano non le segnan giá li vari nomi e li vari anni, ma gli ordini diversi, i dissimili costumi, la stessa natura dell'uomo cangiata.
Ma questi cangiamenti, o Cleobolo, non creder giá, come il volgo, esser distruzioni del genere umano; poiché
| |
Troia Tessaglia Eraclidi Peloponneso Attica Grecia Asia Italia Cleobolo Cleobolo
|