Pagina (595/772)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma non siam precipitosi ne' giudizi nostri: neanche allora gl'iddii distruggono. Non vediamo noi che dalla barbarie risorge sempre una civiltá maggiore di quella che l'avea preceduta? Perché non crederemo che da una gran crisi della natura risorga una specie migliore? Noi conserviamo alcune memorie di ciò che ha preceduto una barbarie e possiamo paragonarle a quello che la segue: una grandissima crisi della natura distrugge tutte le memorie precedenti; non vi è piú paragone, non piú giudizio. Ma non sappiamo noi che gl'iddii non possono, neanche volendo, distruggere?
     
     
     
      LXXVI
     
      DI CLEOBOLO A PLATONESTORIA DEGLI ETRUSCI
     
      [Pesto - Tutta l'Italia fu abitata originariamente dagli etrusci - Loro origine antichissima - Loro vasto impero mediterraneo - Cittá italiane da loro fondate - Cominciarono a decadere al tempo della guerra troiana - Loro sfortunata difesa contro l'invasione gallica - Il germe della loro dissoluzione sta nella loro medesima costituzione - Vi concorse poi anche la corruzione dei costumi - Corruzione dell'arte etrusca - Finí col corrompersi la loro stessa religione - Purezza e semplicitá delle primitive religioni italiche - Successiva moltiplicazione dei riti e degli dèi - Effetti delle divisioni politiche sulla religione - Sorgere della superstizione e incremento dell'autoritá dei sacerdoti - Gli áuguri e le varie specie di fulmini foggiate da loro - La religione corrotta accelera la morte delle cittá.]
     
      Non dovea io venir in Pesto per udir la storia degli antichi abitatori d'Italia?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Pesto Italia Pesto Italia Cittá Pesto