Meritano esser osservate le mura di Volterra, di Fiesole, di Pesaro, di Cortona. Tutte queste cittá sono molto piú antiche di Atene. Ameria, che non è tra le piú antiche, è quasi dell'etá di Achille(645). Le cittá, che edificarono in Sardegna, sono piú antiche di Ercole: Iolao, di lui figlio, volle conquistarle; i nostri difesero con valore la propria terra, e Iolao fu costretto a contentarsi di rimaner ospite in quella terra della quale avea preteso esser signore. E ciò, che non poté un figlio di Ercole, ha fatto una congrega di mercatanti africani; e gli antichissimi etrusci della Sardegna servono agli abitatori di Cartagine!(646).
Negli anni appunto della guerra di Troia incominciò a cader la potenza degli etrusci. Cinque secoli dipoi, il Tevere, scorrendo pel centro dell'Italia, non bagnava che deserti: gli stranieri eran venuti ad occupar le terre degli italiani. I seguaci di Antenore tenevan i lidi di Adria, ove prima abitavan gli etrusci euganei(647); Enea con altri troiani avea occupate le sponde del Tevere; Epeo, Diomede, Idomeneo avean dati nuovi coloni a Metaponto, ad Argirippe, a Salento. Una nuova favella era succeduta all'antica(648). Sorgeva una nuova religione, ed è quella che oggi abbiamo, nella quale (come sempre avviene), in mezzo alle nuove idee de' tempi miseri e barbari, ritrovi le idee antiche de' tempi gloriosi e felici. Ci si vieta, per esempio, di mangiar lo scaro, e pure di scaro ne' nostri mari nn ne abbiamo: è pesce di un mare lontanissimo, né poteva esser vietato se non a popoli che avessero esteso commercio e molte ricchezze(649). L'impero etrusco si sfasciava e rovinava da tutte le parti.
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