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      A me sembra che, a scioglier tale quistione, possano esser opportune le seguenti massime:
      5. Le idee, che compongono una scienza, hanno un legame necessario tra loro, e dal medesimo nasce un ordine egualmente necessario. Questo legame e quest'ordine sono evidenti nelle matematiche ed in quelle altre scienze che sono fondate sulle matematiche. Chi conosce la cinquantesima proposizione di Euclide non puņ ignorar la quarta; chi ignora la quarta non puņ conoscer la cinquantesima. Tutte quelle tradizioni, le quali sono contrarie a quest'ordine, debbono riputarsi false. Esempio tratto da Vitruvio, il quale attribuisce a Pittagora la scoverta della proprietį del quadrato dell'ipotenusa, ed a Platone la scoperta del modo di costruire geometricamente un quadrato doppio di un altro quadrato dato. Il teorema dimostrato da Pittagora ed il problema sciolto da Platone formano una sola proposizione, ed č impossibile che tra la dimostrazione del primo e la soluzione del secondo vi sian corsi per lo meno dugento anni. Vitruvio dunque č in errore. Ond'č nato l'errore? Dai libri stessi di Platone, il quale adopra una volta la soluzione di quel problema come un esempio di logica. Non dice perņ Platone di esserne egli l'inventore. Conseguenza che da ciņ se ne deduce sul modo col quale i greci posteriori hanno scritta la storia della filosofia. Altro esempio tratto da Diogene Laerzio. Analisi della storia ch'egli ci dį di Talete. Si dimostra contraddittoria in tutte le sue parti, impossibile. Alcune conseguenze tratte da questo esempio.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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