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      Ho creduto necessario fissare un'epoca, e tra le varie epoche ho creduto ragionevole sceglier quella che era nel tempo istesso l'ultima, la piú nota e la piú illustre.
      6. Prendo la filosofia italiana in tutta la sua estensione. Una delle cagioni, per le quali la storia della filosofia è stata corrotta, è l'averla divisa e tagliuzzata in tante sètte e quasi in tante teste. Questo metodo, che ci vien dai greci della seconda etá, è stato seguíto inavvertentemente dai moderni. È impossibile che molte idee non sieno comuni a molte sètte ed a molti uomini, perché è impossibile che la setta e l'uomo non appartengano ad un dato secolo. Difatti, se si legge una storia filosofica disposta sul metodo di Laerzio e di Brukero, voi trovate moltissimi dogmi ripetuti in quasi tutte le sètte. Lo stesso Brukero n'è convinto e si mostra molto imbarazzato nel definire la setta eclettica. Brukero vide l'errore, ma non ebbe il coraggio di emendarlo. Bisogna dunque incominciare dal descrivere esattamente la filosofia del secolo e della nazione: se tal uomo o tal setta varia in qualche parte, si avverte; e cosí si avranno idee piú chiare e piú distinte della filosofia tanto del secolo quanto dell'uomo.
     
     
      XII
     
      Applicazione de' sopradetti canoni ad alcune parti della filosofia italiana. Divisione della filosofia presso gli antichi in dialettica, fisica e morale. Influenza della dialettica sopra tutte le altre. Essa era quella che formava il vero carattere di una filosofia e costituiva la vera intrinseca differenza tra una setta e l'altra.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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