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      LIV. Di Cleobolo a Platone - Scienze de' sanniti - AgricolturaLa filosofia presso i sanniti - Parallelo tra l'agricoltura italiana e quella greca - L'agricoltura non sará perfetta presso un popolo se non quando gli stessi proprietári diverranno agricoltori - I libri di agricoltura - In Italia, al contrario della Grecia, l'agricoltura non è in mano agli schiavi - A che cosa si riduca in Italia la schiavitú - Chi possiede la terra ha il dovere di coltivarla.
      LV. Di Cleobolo a Platone - Ragionamento di Attilio sull'agricoltura.
      Attilio di Duronia - Sua figlia - Sua villa - Suo discorso - Nella sua gioventú aveva atteso soltanto alla politica e alle guerre - Poi cominciò a dare a mezzadria una parte delle sue terre, coltivando da sé quelle soltanto che gli riusciva - Per tal modo arricchí - Com'egli ottenesse e perdesse immaturamente la moglie Claudia - A causa di lei si die' all'agricoltura - Il piú insigne elogio, che si possa fare a un buon cittadino, è di chiamarlo buon agricoltore - Allora soltanto che dall'erramento ferino gli uomini passarono all'agricoltura, essi cominciarono ad avere una patria - Sapientissimo tra gli uomini sarebbe chi scoprisse in una volta sola tutto quel che si conosce anche dall'ultimo tra gli agricoltori - L'uomo ha dovuto cominciar dal rapir la terra agli animali e dal vincer la natura - Questa altro non aveva somministrato che i primi semi delle cose - Quanto difficile l'esser giunti a conoscere la natura intrinseca delle piante - Varia natura delle foglie e delle radici - Eterna rinomanza di Licinio per aver introdotto nel Sannio l'ulivo.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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