LXXV. Risposta di Platone.
Discorso del sacerdote egizio a Solone - Atene, allora, molto piú ampia e popolata - Le antichissime memorie egizie e l'Atlantide - Il mito di Fetonte - Piú antica in Italia che non in Grecia la crisi che distrusse la civiltá; ma piú presto gl'italiani ritornarono a questa - Il volgo non conosce altra storia che quella dei suoi tempi - Continua cangevolezza dell'uomo - Fine unico della Mente che governa l'universo - Studiando codesto fine, si conoscerá la vera storia del genere umano - Perfettibilitá dell'uomo - Come si possa intendere la dottrina nascosta sotto il velame dei miti - L'uomo, creato capace di virtú, deve, per altro, acquistarla - I climi e le indoli umane - I periodi di barbarie, ovvero di fanciullezza e di riposo - Gli urti tra le nazioni - Dalla barbarie risorge sempre una civiltá maggiore di quella da cui la barbarie era stata preceduta.
LXXVI. Di Cleobolo a Platone - Storia degli etrusciPesto - Tutta l'Italia fu abitata originariamente dagli etrusci - Loro origine antichissima - Loro vasto impero mediterraneo - Cittá italiane da loro fondate - Cominciarono a decadere al tempo della guerra troiana - Loro sfortunata difesa contro l'invasione gallica - Il germe della loro dissoluzione sta nella loro medesima costituzione - Vi concorse poi anche la corruzione dei costumi - Corruzione dell'arte etrusca - Finí col corrompersi la loro stessa religione - Purezza e semplicitá delle primitive religioni italiche - Successiva moltiplicazione dei riti e degli dèi - Effetti delle divisioni politiche sulla religione - Sorgere della superstizione e incremento dell'autoritá dei sacerdoti - Gli áuguri e le varie specie di fulmini foggiate da loro - La religione corrotta accelera la morte delle cittá.
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