(120) Č da credersi che Cratilo siasi approfittato de' precetti di Socrate, ed abbia continuate quelle ricerche etimologiche che Socrate gli avea indicate. Vedi il dialogo di Platone chiamato Il Cratilo. ARISTOTELE, Metafisica, I, dice che Platone molte cose apprese da Cratilo.
(121) DIOGENE LAERZIO, VIII.
(122) I tarantini aveano questa magistratura. Vedi MAZZOCCHI, Ad tabulem Heracleensem.
(123) ATENEO: GIAMBLICO, 29. Un elenco degli scrittori italiani sulle arti si troverá nell'Appendice I.
(124) AULO GELLIO, X, 12; PASCHIO, De novis inventis, ecc., p. 640 ecc. Della colomba di Archita hanno scritto moltissimi, ma nessuno ha saputo dirci quale mai fosse. Lo stesso č del suo crepitacolo, di cui ha parlato ARISTOTELE, Politica, VIII, 6; LAMPE, De cymbalis veterum, ecc. ecc.; ERASMO, Adagia, Architae crepitaculum.
(125) FABRICIUS, Bibliotheca Graeca, I.
(126) Un motto simile si attribuisce da Plutarco a Teano. Timarco č probabilmente il nome del pittore. Vi fu forse nella Magna Grecia un pittore molto celebre che avea lo stesso nome; ma gli altri scrittori non ne parlano.
(127) BARRIUS, Calabria, in Crotone.
(128) Archita scrisse un libro con questo titolo. La dottrina che ripone ogni bello umano nella virtú trovasi esposta da PLATONE misticamente nel Fedro. Leggi anche il suo Ippia maggiore ed il suo Convito.
(129) BRUKER dice questo esser stato un dogma di Teofrasto.
(130) Non so come queste stesse parole si ritrovino nella lettera di Melissa a Cleareta. GALE, Opuscula mythologica.
(131) Il principio fondamentale della scienza fisionomica degli antichi non era altro che questo.
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