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      Che altro vuol dir questo se non che essa non era mossa da verun partito, non era animata da veruna passione? Giudice imparziale e perciò giusto de' due pretendenti, avrebbe seguíto quello che maggiori vantaggi le avesse offerto. Un tal popolo s'illude difficilmente, ma facilmente si governa.
      Esso non ancora comprendeva i suoi diritti, ma sentiva però il suo bene. Credeva un sacrilegio attentare al suo sovrano, ma credeva che un altro sovrano potesse farlo, usando di quello stesso diritto pel quale agli Austriaci eran succeduti i Borboni; e, quando questo nuovo sovrano gli avesse restituiti i suoi diritti, esso ne avrebbe ben accettato il dono.
      Le insorgenze ardevano solamente in pochi luoghi, i quali, perché erano stati il teatro della guerra, erano ancora animati dai proclami del re, dalla guerra istessa, che, a forza di farci finger odio, ci porta finalmente alla necessitá di odiare da vero, e dalla condotta di taluni officiali francesi, i quali, armati e vincitori, non sempre si ricordavano del giusto. La gran massa della nazione intese tranquillamente la rivoluzione e stette al suo luogo: le insorgenze non iscoppiarono che molto tempo dopo.
      Vi furono anche molte popolazioni, le quali spinsero tanto avanti l'entusiasmo della libertá, che prevennero l'arrivo de' francesi nella capitale e si sostennero colle sole loro forze contro tutte le armi mosse dal re, anche dopo che la capitale si era resa. Tutte queste forze riunite insieme avrebbero potuto formare una forza imponente, se si avesse saputo trarne profitto.


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Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





Austriaci Borboni