Quando le pretensioni di eguaglianza si spingono oltre il confine del diritto, la causa della libertá diventa la causa degli scellerati. La legge, diceva Cicerone, non distingue piú i patrizi dai plebei: perché dunque vi sono ancora dissensioni tra i plebei ed i patrizi? Perché vi sono ancora e vi saranno sempre i pochi e i molti: pochi ricchi e molti poveri, pochi industriosi e moltissimi scioperati, pochissimi savi e moltissimi stolti.
Le idee di Robespierre non potevano star insieme né colle altre idee della nazione francese né con quelle delle altre nazioni di Europa. Togliendo, se però era possibile, alla sua nazione le arti, il commercio e la marina, avrebbe fatti de' francesi tanti Galli: li avrebbe resi piú guerrieri, ma meno capaci di sostener la guerra; avrebbe potuto in un momento invadere tutta la terra, ma a capo di qualche tempo la terra tutta si sarebbe vendicata e la nazione francese sarebbe stata distrutta. Di un antico si diceva che o doveva esser Cesare o pazzo; di Robespierre si avrebbe potuto dire che o doveva essere il dittatore del mondo o pazzo.
Ho cercato nella storia un uomo a cui Robespierre si potesse assomigliare. Alcuni de' suoi amici ed anche de' suoi nemici lo han paragonato a Silla; ma convien dire che i primi non conoscessero Robespierre ed i secondi non conoscessero Silla. Robespierre ha molta somiglianza con Appio. Differivano nelle massime che predicavano; non so se differissero nello scopo che si avean prefisso, perché per me è ben lontano dall'esser evidente che Robespierre, predicando libertá, non tendesse al dispotismo; ma ambedue egualmente ambiziosi e, nella loro ambizione, egualmente crudeli, egualmente imbecilli.
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