Questo era il voto di tutti: quest'uso fecero della loro libertá quelle popolazioni, che da per loro stesse si democratizzarono, e dove o non pervennero o sol pervennero tardi gli agenti del governo e de' francesi.
Molte popolazioni si divisero i terreni, che prima appartenevano alle «cacce regie»(32). Molti si revindicarono le terre litigiose del feudo. Ma io non ho cognizione di tutti gli avvenimenti, né importerebbe ripeterli, essendo tutti gli stessi. In Picerno, appena il popolo intese l'arrivo de' francesi, corse, seguendo il suo paroco, alla chiesa a render grazie al «Dio d'Israele, che avea visitato e redento il suo popolo». Dalla chiesa passò ad unirsi in parlamento, ed il primo atto della sua libertá fu quello di chieder conto dell'uso che per sei anni si era fatto del pubblico danaro. Non tumulti, non massacri, non violenze accompagnarono la revindica de' suoi diritti: chi fu presente a quell'adunanza udí con piacere ed ammirazione rispondersi dal maggior numero a taluno, che proponeva mezzi violenti: - Non conviene a noi, che ci lagniamo dell'ingiustizia degli altri, il darne l'esempio. - Il secondo uso della libertá fu di rivendicare le usurpazioni del feudatario. E quale fu il terzo? Quello di far prodigi per la libertá istessa, quello di battersi fino a che ebbero munizioni, e, quando non ebbero piú munizioni, per aver del piombo, risolvettero in parlamento di fondersi tutti gli organi delle chiese... - I nostri santi - si disse - non ne hanno bisogno. - Si liquefecero tutti gli utensili domestici, finanche gl'istrumenti piú necessari della medicina; le femmine, travestite da uomini onde imporre al nemico, si batterono in modo da ingannarlo piú col loro valore che colle vesti loro.
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Picerno Israele
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