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      Si credeva nel secolo di Penn, e non si crede piú nel mio! -
      (37) Queste idee erano giá popolari in Napoli. La disputa sulla chinea avea istruiti tutti sulla legittimitá di un concilio nazionale. Si era veduto un gran prelato declamare contro l'abuso delle indulgenze e del celibato, e ciň senza scandalo.
      (38) Lo stesso cammino tenne il cristianesimo, che in origine non fu che filosofia. Cominciň dal predicar la tolleranza: essa non era venuta per i soli figli di Abramo, ma per tutte le genti; ma in seguito, divenuta dominante, neanche i figli di Abramo furono da lei risparmiati.
      (39) Rendiamo giustizia ai migliori tra' nostri. Essi intendevano l'importanza delle opinioni religiose in un popolo.
      (40) Prendo il nome di Faipoult come il nome dell'esecutore, e forsi non volontario, degli ordini del Direttorio francese. Faipoult era un ottimo uomo, che amava e che stimava la nazione nostra: ma egli, come commissario del suo governo, non era altro che esecutore di ordini non suoi. Il governo che oggi ha la Francia gli avrebbe dati al certo ordini diversi.
      (41) Quando i francesi aggregarono alla nazione i beni dell'ordine di Malta, dimostrarono che essi non erano dell'ordine, ma della nazione. Se i beni dell'ordine di Malta in Francia eran della nazione francese, i beni dello stesso ordine in Napoli doveano esser dalla nazione napolitana.
      (42) L'opera della divisione dei dipartimenti in Francia č ben eseguita; ma i francesi, che hanno voluto dirigere la stessa operazione presso le altre nazioni, hanno ben mostrato che essi non aveano né le cognizioni né il buon senso di coloro che l'aveano diretta in Francia.


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Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





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