Pagina (265/270)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Chi legge con attenzione questo paragrafo e tutta l'opera, vedrá come gli avvenimenti stessi giustificano il nuovo ordine di cose, desiderato tanto dalla giustizia e dall'umanitá.
      (56) Se io dovessi parlare al governo francese per l'Italia, gli direi liberamente che o convien liberarla tutta o non toccarla. Formandone un solo governo, la Francia acquisterebbe una potentissima alleata; democratizzandone una sola parte, siccome questa piccola parte né potrebbe sperar pace dalle altre potenze né potrebbe difendersi da se sola, cosí o dovrebbe perire abbandonata dalla Francia o dovrebbe costare alla Francia una continua inutile guerra. Questa è la ragione per cui Luigi decimoprimo, ad onta della sua ambizione, allorché Genova si offerí a lui, le rispose che «si dasse al diavolo». Questa è la ragione per cui si è detto che gli stabilimenti in Italia non giovavano alla Francia: duecento anni di guerra distruttiva le ha costato il possesso del Milanese. Allora i sovrani di Francia non avean comprese due veritá, la prima delle quali è che l'Italia è piú utile alla Francia amica che serva, e quindi è meglio renderla libera che provincia. Questa veritá si è compresa da qualche anno, sebbene il Direttorio si conduceva come se non l'avesse compresa ancora o non volesse comprenderla, e solo dal nuovo piú giusto ordine di cose si può sperare l'utile effetto di questa veritá. La seconda è che l'Italia non dev'esser divisa, ma riunita: e la riunione dell'Italia dipende dalla libertá di Napoli; paese che la Francia non potrá giammai conservare e che ha tante risorse in sé, che solo potrebbe disturbar tutta la tranquillitá italiana, quando non sia in mano di un governo umano ed amico della libertá. È l'esperienza di tutt'i secoli, la quale ci mostra che i conquistatori dell'Alta Italia han per lo piú rotto alle sponde del Garigliano; e la filosofia spiega la ragione di tali avvenimenti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





Italia Francia Francia Francia Luigi Genova Italia Francia Milanese Francia Italia Francia Direttorio Italia Italia Napoli Francia Alta Italia Garigliano