Lo storico greco Zenone propugnava la libera comunitą senza governo, e l'opponeva all'utopia governativa: la repubblica di Platone.
Egli prevedeva un tempo in cui gli uomini si sarebbero uniti al di sopra delle frontiere, e avrebbero costituito il «cosmos» cioč l'universo, e non avrebbero avuto pił bisogno nč di chiese, nč di denaro, nč di leggi, nč di tribunali.
Nel secondo secolo avanti Cristo, degli uomini fuggiti dai santuari in dissoluzione della Grecia, andarono gettando per l'Europa il seme della misteriosa dottrina di Bacco. Essi formarono delle comunitą inspirate da questi sentimenti: «La vita č inesauribile ed eterna, e tutti gli uomini, padroni e schiavi, saggi o criminali, cittadini e stranieri, non sono che delle manifestazioni equivalenti e passeggere». Il loro giuramento era il seguente: «Io giuro di lavorare per l'emancipazione dell'umanitą, e di nulla sottrarre al patrimonio di tutti. Io giuro di disprezzare tutte le leggi, tutte le istituzioni che opprimono e pervertono l'uomo: Matrimonio - famiglia - patria - societą. E per la conquista della felicitą universale, nulla mi sembrerą colpevole: nč la rapina, nč l'assassinio, nč il sacrilegio». Nei tentativi di rivolta che essi fecero per instaurare la nuova societą, i poveri e gli schiavi accorrevano a turbe ad offrire le loro braccia ed i loro pochi soldi. Anche dei ricchi - e specialmente le donne, affascinate da quei sogni di indipendenza e di libertą - si mescolarono alla folla dei diseredati, raccogliendosi all'ombra della loro bandiera.
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