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      Ma come si può mai rappresentar le cose d'una maniera nuova, originale, inaspettata, se non se col deviare dalle altrui tracce, coll'aprirsi nuovi varchi, col tentare nuovi colori, coll'usare d'uno stile non pria conosciuto? Coloro adunque, che censurano il mio poeta, come troppo ardito e troppo immaginoso, altro non fanno che protestarsi nemici della novità e della originalità, primi elementi per produrre interesse e diletto; e rari caratteri ma unicamente proprj del vero genio.
      Ma i detrattori di Darwin continuano a tacciarlo d'intemperanza nello adornare ed abbellire i suoi quadri, in cui ravvisano piuttosto prodigalità, che convenienza poetica. Sia pur questo un difetto; egli potrà così servire a temperare il difetto opposto della più parte de' moderni nostri poeti, voglio dire la soverchia negligenza nella scelta e nel fasto di quegli ornati, di cui tanto vanno ambiziose le Muse, le quali ben s'avveggono, che, prive de' medesimi, non si trarrebbero dietro gran folla d'adoratori. Sia pure un difetto; ma esso fia sempre riguardato come esclusivamente proprio de' grandi ingegni, i quali ricchi di mille tesori, possono paragonarsi alle onde del Tago, che indorano tutte le sabbie su cui passano. Sia pure un difetto; ma egli è poi ricompensato a dovizia dai più grandi [VIII] pregi, che aver possa un poema, dalla novità e dalla originalità.
      Non io m'arresterò quì a difendere Darwin d'un altro non meno acre rimprovero, che gli vien fatto circa i rapporti delle sue similitudini, che ad alcuno troppo superficiali rassembrano e sforzati.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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