Fugge l'atro CIPRESSO de la brunaSposa gli abbracci; fra i medesmi lari
Giacciono entrambi, ma lor sonno accoglieLetto diverso. - L'orgoglioso OSIRI
Schiva del par l'irata sua compagna,
E separata stanza alberga questaCoppia che i riti del bel Mondo segue.
Di PIANTAGGINE il germe tralignato,
Mostruoso, deforme, all'aure estolleLe cento teste. Pur molle donzella
A sue note amorose apre l'orecchio,
E, avvinta il busto da sue cento braccia,
[7] Contra il seno di lui palpita ed arde.
Tal la bella Desdemona infeliceCompiangendo pendea da' seducenti
Labbri d'Othello; a la dolente storiaD'ogni suo sgrano evento il seno alzava
Con un sospiro; l'umido pupilloNe le pupille sue fise tenea;
Ebbra infine d'amore abbandonossiSul mauritan fuligginoso petto.
Chiusi in verde recesso, ove non giungeInvido sguardo, due pastor leggiadri
E due belle germane a lor consortiTeco vivono, o ANTOXA, amabil vita
Sparsa d'ambrosia là dove le vasteApriche lande del purpureo manto
Vanno superbe, e l'eriche disperseIn un confondon la dorata luce.
Da le capanne lor d'erba contesteS'alza ceruleo fumo; e ascoso in grembo
De l'eterea fragranza lo stuol cresceDe' cari pegni, ch'or mirano il sole,
Or bevono di pioggia argentee stille.
La bella OSMUNDA va cercando il quetoSilenzio de la valle, i verdeggianti
Frascati d'edra, e le stillanti grotte:
[8] Quivi, nascosta a l'ombre in seno, compieFurtivamente i nuzïali riti;
Ma presto, oh incauta! la crescente proleSvela il mister de' mal celati amori.
Conscia de' pregi suoi volge CONDRILLA;
Con despotico imper, di cinque amanti
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Mondo Contra Desdemona Othello
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