Pagina (17/266)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Paventando la grandine imminente,
      E con incerto piè cerca la valleChe la ricovri, e le pudiche involi
      Sue vaghe membra al furïar del vento.
      Sei rivali garzon, cui pietà moveDe la pavida Bella, le fan core
      E su gli affanni suoi spargon la calma. -
      Sì pure al tardo vespro in su l'eccelsaCùpola de le moli al Nume sacre
      Illuminata da' cadenti raggiDel pianeta maggiore, aurea rifulge
      [12] Banderuola versatile, che al soffioD'aura ancor placidissima s'aggira
      Sul liscio perno, e qual meteora errante,
      L'aere dintorno sfavillando lustra.
      Quattro guerrieri de'giganti schiattaAlbergano con ELCE. Ognuno in pugno
      Ha mille frecce, e mille d'acciar punteOrrida luce sparpaglianti al guardo
      Copron le squame dell'irsuto usbergoTal armossi l'Etïope immortale
      Che l'incantesmo ruppe, e del fatatoPozzo diè morte al vigilante drago. -
      Non gl'irritar; mal docile a le offeseIl petto lor tosto ritorce l'onta
      O rende la ferita; ma se cautoTu li rispetti, lenemente allora
      Qual venticel che il mar lambe senz'ondaE l'auree spighe d'incurvar non osa,
      I miti Re proteggono de gli ampiDomini di Nidvòd, e le lor care
      Sorelle-spose e i pargoletti figli:
      Per le foreste da nulla orma impresseScorta si fanno al pellegrin solingo,
      O guidano nel bujo de la selvaLa timorosa forosetta errante.
      Così di Wright il libero pennello[13] Or da la vetta del Vesèvo slancia
      Contro la torba notte ignei torrentiDi rosse lave; da l'erculea Calpe
      Sgorgan vampe fumanti, i firmamentiScoppiano in fiamme, e l'oceàno irato
      L'abbagliante riflette orrida luce.
      Or a posare l'ombre sue richiama


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Bella Nume Banderuola Etïope Nidvòd Wright Vesèvo Calpe