Agita, e batte gli auro-pinti vanni;
Per l'etra immenso vaga, e fra le nubiSugge la gioja de l'alterno amore.
Sopra muscoso letticciuol corcataEntro inaccesso mar dorme ZOSTÈRA,
De' boschi di corallo alma reina:
L'alga argentata a lei molli fornisceColtrici, e sorde onde lontane mormorano
Sovra il suo capo. Alta nel mar s'estolleSua cerulea magion; la vitrea volta
Sopra vitree colonne il dorso inarca:
Brillan le torricelle di corruscheConche smaltate, e di lontan dardeggiano
Sull'oceano i colorati rai:
All'innalzarsi e infrangersi dell'ondePassano successive ombre fugaci
Su la bianca parete. - Intorno accorreA la ninfa lo stuol de le Sirene,
Ed a la chioma irradïante fanleD'orïentali perle intreccio e serto,
Solca essa allora con veloci pinne[19] Le liquide campagne, e folgoreggia
Quale argentea meteora diurna:
Di sua bùccina al suon la vispa adunaSquamosa torma de gli amanti suoi
Figlj del mare; o su la piaggia ascende.
Anche al polo dintorno Amor diffondeLe dolci fiamme, ed agghiacciati petti
Senton la possa del segreto foco.
O BÀROMETZ gentile! entro la neveQuasi in culla corcato, e alternamente
Scosso da l'aura artoe risplender faiSotto povero ciel l'aurata chioma. -
Le fesse unghie egli figge entro la terra,
Piega il duttile collo intorno intorno,
Morde la bigia corallina, sbrucaIl timo, e lambe con rosata lingua
Le fondentisi brine: un guardo volgeCon muto affetto a la discosta madre,
E, Vegetale Agnel, sembra che beli.
Non altrimenti la Balena immane,
Da la bruma schermita, e galleggiandoNell'oleosa sua vasta armadura,
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Sirene Amor Vegetale Agnel Balena
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