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      Nè in altro senso parmi che si debba pigliare ciò che chiamasi Bello ideale, e che tanto viene dai sommi maestri raccomandato. - Il Trad.
     
      (c) Ciò, che dice Darwin di Reynolds, vuolsi da noi riportare ad Andrea Appiani, il quale tanto carattere dona a' suoi ritratti, che in questo genere di pittura non ha rivali. - Il Trad.
     
      [49] CANTO II
     
     
      La bella Dea su l'aurea cetra piegaLa man di nuovo, e le trillanti fila
      Ne tempra a note ancor più strane. Il passoLenemente sospende, e innanzi move
      L'Attenzïon: di su gl'intenti boschiIl Silenzio si libra: in cerchio stretta
      La villereccia turba a lei dintornoVaga d'udir s'accoglie; ed i celesti
      Canti riflette ombrifero frascato.
      Molli aurette soffiate!
      (alto la bellaCARLINA esclama)" e sovra larghe penne
      Traete al cielo l'idolatra vostra!
      Oh quante di colôr dolci vicendeLà d'orïente appajono sul balzo,
      Mentre la mano de l'Aurora versaLe sboccianti sue rose! Oh quale a gli occhi
      Brilla sereno, allor ch'Iride mesceI varj raggi, e al dì cinge la fronte
      Di listata corona! E qual rapisceDolcezza quando la pendente Luna
      [50] Con pallido chiaror sovra l'azzurraSiderea volta il latteo vel dispiega,
      Mentre lunghe di luce argentee strisceRapidamente invèr la gelid'orsa
      Guizzan sul manto de l'opaca notte!...
      Molli aurette soffiate; a miei sospiriPorgete orecchio, e sovra larghe penne
      Traete al cielo l'idolatra vostra!"
      In così dir, l'Artefice leggiadraIn ordine distinte intorno adatta
      Ad ossei steli divergenti piume,
      E di molle lanugine coprendoOgni serico filo, ampj ne ordisce


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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