I rapid'assi, volano i cannelli,
E lenta sotto l'ampio magisteroVolvesi intorno l'instancabil ruota.
Su le sponde dal Nilo in trono assisaStendea PAPIRA la sua liscia foglia,
E pensosa agitava argenteo stilo. -
I simulacri d'allòr cinti, e l'ardueStorïate piramidi, e i grand'archi
Al trionfo dicati, in fra la polveGiacean sepolti, vile ingombro! I sacri
Simboli, i maestosi epici carmiCalpesti andâr; però che le vetuste
Note, e de' padri l'idïoma primoI Nepoti ignorarno; e, celebrati
Invan, fra 'l bujo de l'eterno obblìoGl'invitti in un perîr Duci e le illustri
Divinatrici fra' Celesti assunte.
Dolente il Genio in su gli sparsi avanziTraea sospiri, e balbettanti a pena
Morien l'arti infantili; infin che amicaA lo attonito mondo omai Papira
In mistici insegnò pinger colori[56] Suono e Pensiero, e del Saper la voce
In alme imprimer carte, e in adamanteLe rapide segnar orme del Tempo. -
Le più tenere cure Ella comparteA tre scelti garzon, che alla sagace
Voce gentil de la studiosa Ninfa
Porgono orecchio, innamorati alunni;
L'aureo e' tentan processo, e mentre istruttiFansi per le sue note, alta loro empie
Maraviglia le menti, ed amorosoStando in ascolto beono veleno. -
D'Alfa ad Omega in adeguate righeAccoppia l'uno de le lettre i semi;
La parola volubile in sonantiSillabe ei tronca, e con geloso orecchio
La liquida vocal libra e la sorda.
Quindi in gradanti schiere ordina l'altroDe le sue cifre l'operoso stuolo;
In decupla ragion s'aggiran quelle,
E all'aggirarsi loro ei le rugiadeD'Egitto conta, e le africane arene
| |
Nilo Nepoti Duci Celesti Genio Papira Suono Pensiero Saper Ninfa Alfa Omega Egitto
|