[85] Nota all'Intermedio II
(a) Il Traduttore francese è solito a mutilare o contraffare l'originale tanto riguardo al poema, come alle note, molte delle quali egli ha l'impudenza di spacciare per sue, mentre sono interamente dell'autore; nè meno sfrontato mostrossi ne' presenti Intermedj: l'ultimo fra gli altri è stralciato per più della metà; quì è di netto ommessa l'opinione d'Akenside ec. Ma quai motivi hanno indotto codesto traduttore a contenersi in tal modo nel suo lavoro? Io non so supporne che due: o ch'egli ha creduti frivoli tanti tratti dell'autore, e perciò gli ha tacciuti o corrotti; ed allora egli non avrebbe fatto che testificare la propria ignoranza, giacchè le cose da lui taciute o corrotte erano appunto le più interessanti, e talvolta per fino erano necessarie. O veramente egli n'ha soppressi i tratti migliori a bello studio, onde presentare un'opera spogliata di pregi, e disonorare così tanto l'autore quanto la nazione, che sì grandi lodi gli ha compartite; ed in questo caso non avrebbe fatto che offrire un saggio di malignità imperdonabile. Se così non fosse, egli non avrebbe per certo quì soppressa l'opinione d'Akenside, come quella che apre alla mente un vasto campo di considerazioni. Le due principali sono le seguenti. Primamente dal bisogno, che hanno gli uomini d'esercitar le loro passioni, ne deriva, ch'eglino non potevano a meno di non unirsi fin da' primi tempi in società, onde poterle esercitare; ed ecco oltre tanti altri bisogni, uno fortissimo, per cui risulta, che lo stato naturale dell'uomo doveva essere il sociale.
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Nota Intermedio II Il Traduttore Intermedj Akenside Akenside
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