Ma questo dolore, per le cose fin qui dette, non può esser reale; dunque egli è o imitativo, od ostentato: se è imitativo, non può che appartenere a quella specie d'imitazione non accompagnata da sensazione, come allorchè si vede, allo sbadigliar d'una sola persona, sbadigliar tutta la brigata; ed allora il loro cuore è in istato d'indifferenza: se è poi ostentato, elleno provano un'altra specie di piacere qual è quello di far credere che hanno sortito dalla natura un cuore sensibile e pietoso; qualità di cui gloriansi tutti, non eccettuati persino coloro, i quali vi hanno rinunciato [96] per darsi in preda all'atrocità de' delitti, ma che non possono a meno di non venerare nel fondo del loro animo: tanto è il potere e la nobiltà di queste qualità del cuore umano. Così pure i vecchj, che allargando le braccia, e mormorando non intese parole fra denti, strascinansi in mezzo alla calca, ritraggono anch'essi grandissimo piacere, pìamente lusingandosi che in vista delle loro preci abbia a venir posto riparo a' danni minacciati.
Vi possono essere altre sorgenti, da cui trae piacere in simili casi la folla; ma per me basta d'aver accennate le principali, onde mostrare, che l'uomo isolato ed inavvertito alla vista d'uno spettacolo di sventura passa per una serie di sentimenti, per cui non passa la moltitudine accorrente; e che per conseguenza debbesi, agitando la presente questione, far la distinzione, che fu da noi ammessa; imperocchè, a differenza dell'uomo isolato ed inavvertito, la moltitudine accorrente ad uno spettacolo di miseria, prova, come abbiam visto, sul bel principio il sentimento del piacere; e tante sono le circostanze, le quali deggiono da lei allontanare quello di susseguente terrore, che il piacere, ond'ella è affetta, solo può dirsi misto a qualche piccolissima pena; la qual pure infine si risolve in piacere anch'essa, giacchè compagna della pena viene in simili casi la pietà, il cui esercizio produce piacere dolcissimo.
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